“INNO ALLA GIOIA”
Galleria Sant’Andrea – Nov. 2012
“Nei quadri di Tessoni tutto sembra sospeso, silenzioso, in attesa. E in questa attesa ogni cosa vibra nella luce, mentre i colori si compongono in orchestrazione perfetta. E’ questo ordine, questo equilibrio a far credere all’incantesimo dell’immobilità, ma a ben vedere c’è sempre un assolo splendente, una deflagrazione solare, squillante. La pittura di Tessoni è il canto corale della vita in un’estate che sembra non finire mai: un inno alla gioia. Quello che sembra muto, porta in sè il soffio dell’esistenza: flebile, ma perenne. E’ il sussurro che richiama il giorno, acquattato nelle cose e nella speranza del dopo. E quest’artista invita ad ascoltarlo, opera dopo opera, in un crescendo gioioso, in un tripudio di colori. Una sinfonia. La nona?”
Dott. Manuela Bartolotti – Critico e Storico dell’Arte
“QUADRI PREGNI DI LUCE”
Milano 2015
…di Giorgio Morandi si è esaltato il silenzio delle sue nature morte inconfondibili e immote nel tempo, ma si può affermare che questa caratteristica – presente anche nei lavori di TESSONI – ha molte variabili indotte dalla luce e dai colori che ne compongono tavolozza e spartito.La misura sta nell’equilibrio compositivo raggiunto da questo artista, le cui opere sono pervase da un innato ritmo musicale che ne esalta la pennellata elegante, l’orchestrazione raffinata e vibrante.Una pittura in controtendenza nel panorama dell’Arte contemporanea che, tra la scomposizione e la concettualità ha rotto con la logica della rappresentazione pura. Viceversa TESSONI ha scelto l’incanto delle emozioni percettive quale formidabile veicolo sensoriale che l’artista, con vibrante intensità, ci trasmette dai suoi QUADRI PREGNI DI LUCE e di una innata positività.
Dott. Anna Bonanni (Milano) – Critico e Storico dell’Arte
“COLORI DELLA SPERANZA”
Gazzetta di Parma – 5 Feb. 2011 –
Le Mostre piccole ma raffinate del Tennis club Parma di Mariano, continuano con questa felicissima personale di SAURO TESSONI, pittore figurativo che lavora da anni in silenzio, ma che ha trovato solo da poco il tempo e il coraggio di proporsi con le Collettive della Associazione Parmense Artisti e con le personali alla Galleria Sant’Andrea dell’UCAI in Strada Cavestro. Per anni TESSONI ha lavorato accanto a vetri preziosi e ha capito quali sono le caratteristiche dell’Arte, quella con la A maiuscola. Intanto provava le sue capacità con le figure ad olio, con le nature morte e i paesaggi all’acquerello, interni ed esterni, tutti però caratterizzati dalla luce. Ecco, se dovessimo definire con una parola questa pittura di TESSONI, potremmo scrivere “ottimista”, tale è la felicità coloristica, tale il disegno ben definito, tale l’atmosfera generale che pervade il dipinto, che, guardando l’opera, ti coglie un senso di tranquillità, di benessere, difficile da riscontrare in altre opere e in altri autori. Forse questi ritmi eleganti, queste composizioni dove si incastrano le tessere delle pennellate sempre al punto giusto, alla ricerca dell’armonia dell’insieme, derivano proprio dai citati elegantissimi cristalli che Tessoni amava e maneggiava in passato: signorili e silenti come le nature morte di oggi. Ma anche lui, l’autore, è uomo di lunghi pensieri e di poche parole, secondo la vecchia e giudiziosa teoria che glli artisti somigliano alle loro opere. Tessoni non ha limitato la scelta dei soggetti: in possesso di una tale tecnica (usa la velocità e la freschezza dell’acquerello anche con l’olio), può permettersi di spaziare tra i vari temi, riuscendo persino a giungere alla figura (quei nudini affascinanti nella loro semplicità), senza peraltro cambiare una virgola nella propria strada figurativa. In questo inverno rigido, cosa volete di più? Sono i colori non solo della Primavera, ma soprattutto della speranza e della felicità.
Tiziano Marcheselli – Critico della Gazzetta di Parma
“QUADRI LUCENTI E ARISTOCRATICI”
Gazzetta di Parma – 2013
Forse non tutti sanno che Sauro TESSONI è cresciuto e ha vissuto per anni tra cristalli, argenti, porcellane… eleganti materiali che l’artista inserisce ora nella sua pittura, pezzo dopo pezzo, con abilità e amore. Ecco che si comprende come le sue “musicali” composizioni, di “cristallina” autentica creatività, risultino figlie di un mondo precedente molto amato. Così, considerando che il pittore (ora solo pittore) riesce a migliorarsi mostra dopo mostra, questa sua personale alla Galleria Sant’Andrea, appare come una collana di pezzi eleganti, lucenti, aristocratici (quando il mondo contemporaneo troppo spesso è popolato da artigiani presuntuosi dai colori opachi, aridi, perfino volgari). La pittura di TESSONI invece è smagliante: in particolare nelle cosiddette “nature morte” (che proprio nulla hanno di morto), tanto brillanti nel colore quanto armoniose nella composizione. Ma non sono certo da sottovalutare i misurati e gradevoli nudi all’acquerello (mai volgari) e i paesaggi di mare o di Parma, sempre caratterizzati da una luce particolare, quasi fosse animata dal sole dell’ottimismo e dall’amore per la vita. Trasparenze vibranti che vengono a scaldare questo nostro tempo. Ecco, forse è proprio la luce dei cristalli e degli argenti che Tessoni si porta dentro, a funzionare da metronomo per scandire i ritmi pittorici di oggetti, figure e vedute paesaggistiche. Quadri come tante finestre dai cristalli lucenti. E non è poco.
Tiziano Marcheselli – Critico della Gazzetta di Parma
“LA POESIA DEGLI OGGETTI DI TESSONI”
Gazzetta di Parma – 2007
Chi ha visto la Mostra di Sauro Tessoni un anno fa alla Galleria Sant’Andrea, si è reso conto della abilità professionale sia nella pittura ad olio che in quella all’acquerello, di questo artista che oggi, finalmente, lasciata l’attività commerciale, può dedicare tutto sé stesso alla creatività, affascinato da figure, oggetti e paesaggi, che riesce ad rendere con una luce tutta propria. Volendo giudicare questa seconda personale salta subito all’occhio un maggior contenuto poetico che pervade e caratterizza oli ed acquerelli più recenti, quasi a testimoniare una ricerca interiore di raffinata sensibilità anche se il bagaglio tecnico non è cambiato e , anzi, mostra varie soluzioni di alto livello figurativo. Ecco, è proprio chi ama la poesia che può godere di queste luci che vivificano magicamente questi giardini assorti in una dimensione che va oltre la tattilità fisica. Ricordate le luci e i giardini di Amedeo Bocchi? Le sorelle, i cappelli, l’immobilità che creava atmosfere di attesa, pensieri cullati nel sogno? Credo che Tessoni miri anch’egli a realizzare un ambiente mentale, tutto popolato di alberi violacei e apparentemente irreali, ma giustamente inseriti nel bosco del pensiero, di palme sottili come se non finissero mai; di lenzuoli trasparenti come un chiarore d’alba, di brocche di un blu così lucente da apparire cocci di cielo; di vetri e caffettiere fatti di luce; di fiori che diventano un tutt’uno coi vasi. Ma anche di statue fuse coi parchi, di mare come propaggine dei porticati e scogliere come pensieri rugginosi. Se Tiziano Marcheselli aveva scritto di questa positiva ecletticità di Tessoni, sia per quanto riguarda i soggetti che le tecniche, oggi sembra di individuare in questa tappa successiva, un filo conduttore di raffinata poesia, che continua il dialogo con la natura e con gli oggetti, ma segue maggiormente il pensiero anziché la riproducibilità delle cose, un’apertura mentale verso la Pittura con la P maiuscola.
Marco Visconti – Gazzetta di Parma
Sauro Tessoni, l’occhio vede e la mente rielabora
Gazzetta di Parma, Giugno 2009
Espone fino al 26 Giugno, alla Galleria Sant’Andrea, Sauro Tessoni, nella mostra di pittura che raccoglie le diverse tecniche e tematiche affrontate dall’autore, teso a delineare con naturalezza figure, paesaggi e nature morte.Tessoni è presente da pochi anni sulla scena espositiva, ha infatti tenuto la prima personale nel 2006, ma gli inizi sono di lunga data. Allievo di Claudio Spattini, già giovanissimo primeggia nel disegno, mostrando una propensione mai abbandonata ma proseguita nel privato. Il pittore frequenta successivamente il Prof. Franco Aimi, affrontando per la prima volta con lui la figura nuda dal vero e iniziando a dipingere con regolarità. Tessoni partecipa ad un workshop a Chioggia con l’acquarellista americano Frank Webb e resta affascinato dagli acquerelli di Sargent. Acquerelli che Tessoni sperimenta “en plein air” con attenzione alle diverse scelte tematiche.Oggi la pittura ad olio ha coinvolto sempre più l’autore, come il percorso espositivo testimonia. I paesaggi fissati con l’occhio e con la mente, vengono poi ricreati fra le pareti dello studio, pur rimanendo l’immagine ancorata agli scorci che hanno attirato l’attenzione del pittore…La tavolozza è “piena” nella ricerca dei ritmi pittorici dettati dalla realtà, fra i verdi delle diverse tonalità, gli azzurri marini, i muri di case e chiese e le nature morte dove fiori, frutta e oggetti mantengono intatta la loro essenza.Non privi di sentimento ed adesione, gli acquerelli in mostra , mai volgari nei nudi e sempre immediati nel paesaggio, sono testimonianza di una passione ed espressione di un artista serio e professionale…
Stefania Provinciali – Critico Gazzetta di Parma